Non abbiamo dovuto attendere molto questa volta. Solamente un mese di attesa. Di cosa sto parlando? Naturalmente del seguito de "Il re delle cicatrici", perché oggi è disponibile in tutti gli store fisici e online il secondo e ultimo volume della storia dedicata a Nikolai!
Il secondo volume della serie Grishaverse "Il re delle cicatrici". Anche in questo secondo e ultimo volume della dilogia ritroviamo tre dei personaggi più amati del GrishaVerse: Nikolai Lantsov, Zoya Nazyalensky e Nina Zenik. I tre, re, generale e spia di Ravka, dovranno continuare insieme la loro lotta per strappare all'oscurità il futuro del loro paese. Altrimenti non potranno che assistere al suo disfacimento definitivo.
//Prima di iniziare la recensione ci tengo a precisare che essendo un secondo volume, la recensione sarà SPOILER FREE (ovviamente senza esagerare). Quindi se ancora non hai letto il primo libro ti consiglio di evitare di leggere l'articolo.//
E con questo secondo libro di questa dilogia, si conclude un altro capitolo della GrishaVerse. A mio parere questo secondo volume è quello che ho preferito di più rispetto al primo. Le differenze tra il primo e il secondo volume ci sono e sono ben evidenti. E voglio cominciare questa recensione in questo modo:
Voi non siete pronti a leggere questo libro.
Perché succede di tutto. Pensavate che la fine de "Il re delle cicatrici" fosse già abbastanza. Pensavate che lì l'autrice avesse già dato il meglio di sé. Invece no. Leigh Bardugo in questo secondo volume ha dato il meglio di sé in ogni modo possibile: vi farà sorridere, vi farà disperare, avere l'ansia e tristezza. In questo secondo capitolo dedicato al re Nikolai può succedere di tutto, non si può mai abbassare la guardia o distrarsi.
Ma andiamo con ordine: ci siamo lasciati con il ritorno dell'Oscuro, che si è impossessato del corpo del monaco Yuri - fedele credente del Senza Stelle per la sua battaglia assieme ai suoi seguaci di rendere l'Oscuro un Santo -. Devo ammettere che se la fine del primo libro è stato uno shock, il proseguire la lettura con il secondo libro... non ha fatto altro che aumentare lo shock. Di solito i seguiti, soprattutto i secondi o i famosi libri di mezzo, sono quelli mal scritti. Invece devo ammettere che "La legge dei lupi" rispetto a "Il re delle cicatrici" mi è piaciuto di più tanto da dargli un punteggio pieno. In questo libro la Bardugo non ci ha risparmiato nulla: ansia, tristezza, paura, momenti di gioia, momenti divertenti (tutti firmati Nikolai ovviamente).
Anche qui, come nel libro precedente, non mancano i pov dei nostri tre protagonisti: Nikolai, Zoya e Nina. A questi a un certo punto si aggiungeranno altri due pov: quello di Mayu e quello del Monaco... esattamente. La Bardugo in questo libro ha deciso di regalarci qualche pov dell'Oscuro intento a mettere in atto il suo piano per risorgere e tornare in possesso dei suoi poteri. Ma anche stavolta tra tutti i pov quello che mi invogliava a continuare a leggere era il pov di Nina.
Lei costretta al nord nel continente nemico, rischiando la propria vita giorno dopo giorno. Costretta in un corpo che non le appartiene tanto da essere sul punto di dimenticare il suo vero aspetto.
Lei che ha ancora Matthias nel suo cuore, anche se quel cuore verrà ricucito di Hanne. Lei sarà l'unica persona di cui potrà fidarsi, perché Grisha come lei ma costretta a nascondersi. Perché Hanne non è altro che la figlia del Generale Brum. Sarà proprio lui il nemico principale non solo dei Grisha ma di tutta Ravka, quindi del re Nikolai. Lui sarà quello che spingerà Ravka a difendersi da una bruttissima e inaspettata guerra.
Ecco perché vi dicevo che l'ansia predominerà il libro. Ecco perché vi dicevo che durante la lettura bisogna stare sempre in guardia a quello che succede. La guerra è inaspettata, un attacco arriva quando meno te lo aspetti e fa vittime che nemmeno immagini. Tanti saranno i personaggi che ne rimarranno coinvolti. Uno in particolare è quello che mi ha fatto piangere il cuore perché ho percepito la grandissima sofferenza e vuoto che ha lasciato non solo Nikolai ma tutti i Grisha del Secondo Esercito.
Devo, però, dare un merito a un personaggio che ho sempre detto di odiare: Zoya. In questo secondo volume troviamo una Zoya molto più umana, con sentimenti, triste per tutto quello che sta accadendo, triste e vuota per le perdite. A volte si sente anche stanca o una fallita. Non saranno poche le volte in cui Zoya sbaglierà e invece di arrabbiarsi con il mondo, stavolta si arrabbia con sé stessa.
Non mancano i ritorni di personaggi a cui abbiamo detto ciao alla fine di altri archi narrativi: un bellissimo ritorno di Alina, per non parlare della banda del Barile: Kaz, Jesper e Wylan. Leggere di loro all'interno del libro non ha fatto altro che aumentare la voglia di andare avanti con la lettura. In questo libro c'è di tutto: sia un arco narrativo nuovo, ma anche la bellezza di poter fare un salto nel passato nel ritrovarsi personaggi che non pensavi avresti più incontrato.
Il finale del libro, invece, fa ben pensare... che sia un indizio del famoso terzo libro di Sei di Corvi?
E poi, vogliamo parlare dei momenti NikolaixZoya? NE VOGLIAMO PARLARE?
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