Buon lunedì a tutti cari lettori, e ben tornati sul blog per una nuova recensione. Oggi parleremo de L’ombra del tempo passato, primo volume della trilogia di James Islington: Licanius Trilogy. Pubblicato in Italia da Fanucci nel mese di febbraio 2021, la Licanius Trilogy ha fatto molto parlare di sé in questi mesi, raccogliendo tanti consensi, quante critiche. Ho voluto attendere il momento adatto per approcciarmi a questa lettura nel migliore dei modi, e oggi sono qui per darvi il mio parere oggettivo.
Autore: James Islington
Casa Editrice: Fanucci
Genere: Fantasy
Formato: cartaceo
Pagine: 640
Prezzo: 25€
Punteggio: 3/5
Link di acquisto: Amazon
Veniamo a noi e parliamo della trama: Sono trascorsi 20 anni
da quando gli Auguri erano al governo. Dotati di straordinarie capacità, tra le
quali la preveggenza, gli Auguri governavano assimilati a divinità sino a
quando i loro poteri hanno cominciato a scemare. Perdendo credibilità gli
auguri sono stati uccisi e i loro servitori, i Talenti, obbligati a vivere
rispettando Quattro Canoni, leggi alle quali non possono sottrarsi e che ne
limitano i poteri. Con la caduta degli Auguri i Talenti vengono disprezzati ed
emarginati dalla società, e, impossibilitati a difendersi a causa dei Canoni,
sono spesso vittime dell’odio risultante dalla guerra che ha portato alla caduta
degli Auguri. Come giovani Talenti, Davian, Wirr ed Asha, vivono tra le mura di
una scuola per Talenti, nella quale imparano a gestire i propri poteri. A
differenza di Wirr ed Asha, Davian non riesce a governare i propri poteri, e
teme l’arrivo della prova finale, durante la quale, se dovesse fallire,
verrebbe trasformato in un Ombra, Talento al quale è stato inibito l’uso dei
suoi poteri. La parte della storia ambientato nella scuola è secondo me molto
breve. Mi sarebbe piaciuto che Islington ci si soffermasse di più e
approfondisse maggiormente le dinamiche interne della scuola. I tre ragazzi,
infatti, sono costretti a separarsi molto presto. Per una serie di eventi
Davian e Wirr sono costretti ad abbandonare la scuola, per prepararsi a
combattere una imminente minaccia per tutto il mondo.
Questo è solamente l’incipit di una storia immensa, ricca di
ambientazioni e personaggi, ricca di sviluppi e colpi di scena inaspettati. La
ricchezza di questo romanzo è sicuramente il suo punto forte, ma la numerosità
di nomi, personaggi, ambientazioni e poteri, diventano in alcuni momenti anche
il punto debole della storia stessa. E’ necessaria infatti una certa attenzione
per seguire gli eventi e la moltitudine di nomi introdotti.
Sebbene il romanzo parta da un incipit visto più volte in
diverse saghe fantasy, Islington riesce a dare al suo romanzo una identità
propria, mediante una costruzione minuziosa del mondo, e del contesto sociale
fortemente influenzato dagli eventi e dalle guerre passate. Molto affascinante
è la dinamica del viaggio del tempo, introdotta con attenzione e attorno alla
quale ruotano parecchi aspetti della trama. Il worldbuilding è sicuramente
molto interessante, anche se ho avuto serie difficoltà a imparare i nomi dei
luoghi e dei personaggi. Ci sono molti nomi nel romanzo, ed essendo molti di
essi simili tra loro, ho avuto qualche difficolta nel seguire in modo chiaro
alcuni passaggi della storia.
Per quanto riguarda i poteri dei protagonisti, trovo molto
interessante la costruzione delle abilità dei Talenti e degli Auguri. Mi
trattengo dal dire che si tratti di una idea geniale perché vorrei prima
scoprire come prosegue la storia per dare un’opinione più accurata.
I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati, anche se alcuni
di essi mancano di una costruzione innovativa, ma ricordano stereotipi di
personaggi fantasy di saghe classiche.
In conclusione, questo primo volume della trilogia si
dimostra un’ottima partenza per una saga che, riprendendo elementi classici del
fantasy, riesce a creare qualcosa di innovativo e interessante che lascia ben
sperare per gli sviluppi futuri. Sono molto curioso di leggere i seguiti del
romanzo, e, non appena ne avrò l’occasione, vi aggiornerò con un’analisi
completa.
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