Ben trovati cari lettori, come state? Avete trascorso delle buone vacanze? E' vero che vi avevo annunciato il ritorno sul blog a settembre, ma questo è un caso eccezionale ma soprattutto speciale. E' un onore per me parlarvi in anteprima del nuovo libro di Alessia Coppola disponibile da oggi in tutte le librerie e store online!
Prima di iniziare a parlarvi di questo libro, voglio ringraziare l'autrice Alessia Coppola per dato il mio nome a uno dei personaggi principali del libro, magari un giorno vi racconterò come è successo il tutto. E adesso, parliamo del suo nuovo libro.
Sono rimasta piacevolmente colpita dalla lettura di questo libro, ma soprattutto mi ha lasciato il segno e un bellissimo insegnamento. Il talento di Alessia lo si percepisce sin dalla prima pagina fino all'ultima riga del romanzo: una bellissima penna dallo stile poetico e molto delicato. Ogni riga, ogni momento vissuto da Ervea nasconde un profondo e bellissimo insegnamento. In un certo senso anche se possiede solamente il mio nome, mi sono sentita un po' affine alla mia gemella di carta. La sua storia mi ha così emozionata e coinvolta tanto da aver versato anche delle lacrime di commozione in un punto particolare del libro, significativo e di svolta per Ervea. Forse ho provato anche un po' di gelosia in quel momento perché lei ha potuto avere qualcosa che io, invece, no potrò mai più avere.
La storia di Ervea ci insegna che non si può fuggire dal passato così facilmente. Il passato farà sempre parte di noi, rimarrà per sempre un tassello importante della nostra vita. Può solo aiutarti a essere forte in futuro senza lasciarti sopraffare dal troppo dolore. Quel dolore che Ervea ha purtroppo provato non una, ma ben due volte. La perdita, infatti, è uno dei temi principali che viene affrontato nel romanzo. E per questo devo ringraziare ancora una volta Alessia, perché è stato tonificante leggere il suo romanzo. Vi ripeto, l'insegnamento e la morale nascosto tra le pagine di questo suo nuovo libro è profondo.
Un ruolo fondamentale in questo romanzo lo avrà anche Andrea, colui che possiamo definire la giusta medicina di Ervea. Ma non voglio spingermi oltre e non per evitare un possibile spoiler, ma perché questo libro è tutto da scoprire e leggere con la dovuta attenzione. E non dimentichiamo ci Margareth. Devo ammettere che all'inizio non avevo dato peso al suo personaggio, ma poi andando avanti con la lettura ho capito il suo ruolo. Centrale, essenziale ma soprattutto importante anche per il percorso di "rinascita" di Ervea. Anche lei, proprio come Andrea, sarà un tassello fondamentale per il suo percorso.
La vita è una giostra, un'altalena che oscilla tra momenti di felicità e dolore. Gioia e tristezza danzano un minuetto senza fine. Non si può essere solo felici, così come non si può essere solo tristi.
Ma cosa accomuna questi personaggi tra loro? La musica. Essa, infatti è un altro dei temi centrali di questo romanzo. La musica potremmo definirla la protagonista del libro, vive in ogni pagina, la si percepisce durante la lettura. Ed è proprio dalla musica che Ervea cerca di fuggire, trasferendosi dalla sua amata Lecce nella grigia Milano dove andrà a vivere assieme a sua cugina Eleonora, anche lei molto legata alla musica. E nonostante Ervea cercherà di fuggire dalla musica, lei la seguirà sempre inevitabilmente.
Sentiva di aver tessuto una tela di speranze, nella quale lei stessa era rimasta imbrigliata, come una libellula nella rete di un ragno.
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