“I dipinti maledetti”, dell’autrice Hachi, edito in Italia
da Star Comics a partire da Marzo 2019, si presenta come uno shonen dai tratti
cupi, tendenti all'horror, ma che sa anche dare spazio a momenti di maggiore
leggerezza e spensieratezza tipici di shonen dai toni più classici.
Titolo: I dipinti maledetti vol.1
Autrice: Hachi
Casa Editrice: Star Comics
Genere: Shonen
Formato: Cartaceo
Prezzo: 4,90
Pagine: 224
Punteggio: 4/5
Link di acquisto: Amazon
La piccola Aisya vive in orfanotrofio e, utilizzando il proprio sangue, realizza dipinti in grado di far accadere dei miracoli. Nonostante le sue buone intenzioni, i quadri vengono però ben presto contaminati dai desideri degli umani, fino a trasformarsi in ciò che la gente inizia a chiamare "i dipinti maledetti della strega". Aisya chiede perciò al suo migliore amico Lold di trovare e bruciare tutte le sue opere, e così il giovane parte per un lungo viaggio di ricerca...
Titolo: I dipinti maledetti vol.2
Autrice: Hachi
Casa Editrice: Star Comics
Genere: Shonen
Formato: Cartaceo
Prezzo: 4,90
Pagine: 208
Punteggio: 4/5
Link di acquisto: Amazon
I dipinti che Aisya realizza con il proprio sangue fanno accadere dei miracoli. Nonostante li abbia creati con le migliori intenzioni, tuttavia, i quadri iniziano a essere contaminati dai desideri degli umani, fino a trasformarsi in "dipinti maledetti". Come ultimo desiderio, Aisya chiede perciò al suo migliore amico Loki di trovare e bruciare tutte le sue opere... Durante il suo viaggio per trovare e bruciare tutti i quadri, Loki si imbatte in una bambina identica ad Aisya. Credendola un'opera maledetta che ha preso le sembianze della sua autrice, il ragazzo la tratta con durezza. Spaventata e ferita, la ragazzina scoppia a piangere e, non appena uno dei quadri entra in contatto con lei, per qualche motivo prende vita... Che sia dotata anche lei del "potere della strega"?
Protagonista della storia è Loki, un disegno creato da
Aisya, una ragazzina con un dono davvero particolare: riesce a dare vita ai
suoi dipinti per mezzo del suo sangue. Aisya è gravemente malata, e costretta a
vivere segregata nella sua stanza in completa solitudine. Dipingere è il suo
unico passatempo e quando viene a conoscenza del suo dono decide di usarlo per
donare felicità e fortuna alle persone che chiedevano il suo aiuto. Loki è il
suo amico immaginario, un disegno incompleto, su cui Aisya non ha ancora usato
il suo sangue. Aisya, Dapprima venerata come una dea, viene poi trattata come
una strega e riconosciuta come responsabile di tragici avvenimenti.
Il
desiderio di potere e ricchezza dei proprietari dei sui dipinti, ha infatti
corrotto i quadri di Aisya, che si trasformano in malefiche e terribili
creature. La bambina viene ora odiata e trattata come una strega, tanto da
essere venduta ad un uomo ricco e intenzionato a sfruttare il suo potere. Poco
prima di morire Aisya completa il disegno di Loki, dipingendone i capelli con
il suo sangue, e lo libera assegnandogli il compito di trovare e bruciare tutte
le sue opere. Loki entra quindi a far parte di una organizzazione, il cui
obiettivo segreto è quello di trovare i dipinti maledetti.
La storia è ambientata in un mondo medievale, il cui unico
elemento magico e fantasy sembra al momento essere legato esclusivamente ai
“dipinti maledetti della strega”. Nel primo volume ci viene introdotta la trama
principale della storia, e conosciamo i personaggi principali e parte del loro
background, per concludersi poi con un colpo di scena disarmante, che
personalmente mi ha colpito e lasciato di stucco. Nel secondo volume si entra
invece nel pieno della storia, ci vengono presentati quelli che saranno gli
antagonisti principali di Loki e della sua compagnia, e viene approfondita la
storia pregressa di alcuni personaggi.
I volumi sono divisi in capitoli. Ogni capitolo è per ora
autoconclusivo: il protagonista si imbatte in una situazione critica
probabilmente legata alla presenza di un dipinto, per cui si adopera per
trovarvi rimedio e bruciare il dipinto per mantenere la promessa fatta ad
Aisya. Lo schema dell’opera sembra quindi richiamare a grandi linee quello di
celebri opere come “Card Capture Sakura”, ma i toni sono del tutto diversi. Le
ambientazioni cupe, alcune scene macabre e tendenti all'horror, rendono questo
shonen assolutamente originale e promettente. Ogni storia legata ai dipinti,
mette in luce tematiche sociali e situazioni differenti, spingendo il lettore
con un occhio più attento a riflessioni profonde. Non per questo è però pesante
da leggere, anzi, la lettura è piacevole e interessante, tanto da non volersi
fermare e finire il volume tutto di un colpo.
I disegni sono incredibilmente dettagliati, e il tratto
dell’autrice è a mio parere uno dei migliori degli ultimi tempi nonostante “I
dipinti maledetti” rappresenti per l’autrice il primo tankobon mai pubblicato.
Se dovessi obbligatoriamente trovare un difetto, direi che
non ho molto apprezzato le scene di combattimento. L’arma con cui il
protagonista combatte è una cornice muta-forma della quale al momento non si sa
molto e della quale avrei voluto da subito capire di più.
Questi primi due volumi hanno catturato il mio interesse.
Non vedo l’ora di scoprire come si evolverà il cammino di Loki e se alla fine
dovrà distruggere anche se stesso in quanto ultimo dipinto realizzato da Aisya.
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