Buon pomeriggi cari lettrici e lettori, dopo una lunga pausa dovuta per lo studio per la faticosa sessione invernale, sono qui per parlarvi un libro che è stato protagonista nel mio gruppo di lettura #addictedgdl del mese di gennaio.
Titolo: Vox
Autrice: Christina Dalcher
Casa Editrice: Nord
Genere: Distopico
Formato: cartaceo
Pagine: 416
Prezzo: 19,00
Punteggio: 3,5/5
Link di acquisto: Amazon
Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. [limite di 100 parole raggiunto]
Ricordo quando è stata annunciata la vittoria di Donald Trump la paura che si era generata, dando per spacciata l'America al suo destino. E se ci dicessi che c'è di peggio? Immaginate un uomo al Governo che impone alle donne, che siano adulte ragazzine o bambine, di indossare un braccialetto conta parole e una volta superato il limite delle parole concesse ricevere una scarica elettrica. Ci riuscite? Io ci sono riuscita grazie a questo libro d'esordio di Christina Dalcher.
Ci troviamo in una America alternativa, distopica è il termine adatto. Un'America dove gli uomini sono al primo posto e le donne ritornano a uno stato di vita come quella del Medioevo: obbedienti e servizievoli verso i loro mariti. Quando i Puri, così si fanno chiamare, mettono le radici alle donne viene tolto tutto: il loro lavoro, la vita che si sono costruire, ma soprattutto la loro voce.
Protagonista di questo libro è Jean, madre di tre figli maschi e di una bambina. Sia lei che sua figlia sono costrette a indossare il braccialetto. Jean, si da subito si mostra di essere una donna forte e con la voglia di combattere. Quando lo fa, però, mette al primo posto solo una persona: sua figlia Sonia. Quando le viene chiesto di lavorare per poter guarire il fratello del Presidente con la possibilità di farsi rimuovere il braccialetto, Jean accetta solo a condizione che anche a sua figlia venga rimosso.
Mi sono trovata di fronte a un libro che tratta un argomento molto forte e non solo sulla figura della donna e il modo in cui viene trattata. A essere denigrati sono anche gli omosessuali e chi considerato peccatore - per esempio una adolescente che perde la verginità al di fuori del matrimonio -. Per loro un destino ancora peggiore: rinchiusi in una comunità a parte, che mi ha molto ricordato i campi di concentramento.
Tecnicamente parlando il libro è scritto bene, ci sono solamente pochi errori di battitura - per esempio QUNDO invece di QUANDO - e la scrittura risulta essere molto scorrevole. L'unica pecca di questo libro è il finale. L'ho trovato molto frettoloso e ci sono stati dei momenti, in particolare le scene d'azione, che faticavo a capire le dinamiche di quello che stava accadendo. A parte questo, il libro lancia un bellissimo e chiaro messaggio, racchiuso anche nel titolo: VOX, voce.
Questo libro mi ha sempre interessato, perché penso che sia uno di quei libri con una morale importante dietro. Ho sentito su YouTube una recensione assolutamente negativa di questo volume e quindi mi ero frenata e avevo deciso di lasciar perdere. La trama però è molto interessante e quindi credo che se mi capiterà gli darò sicuramente un’occasione
RispondiEliminaHo spesso visto questo libro in giro su instagram ma non ho mai letto la trama. Ora che l'ho fatto, invece, lo aggiungo subito in wishlist perchè mi ispira davvero tanto!
RispondiEliminaAmmetto che mi ha incuriosito molto, nonostante queste pecche forse lo comprerò. Mi ha affascinato appena è uscito, e devo dire che mi hai convinta.
RispondiEliminaCiao! Ho letto Vox qualche mese indietro e devo ammettere che, per quantomi aspettassi molto di più, alla fine mi ha lasciato con un paio di mosche strette in un pugno. Niente di più. Un argomento importante che avrebbe sicuramente potenziato il racconto, il libro, ma che è scemato parlando di una storia d'amore, con dialoghi frivoli e poco concreti o realistici. Non mi è granché piaciuto, lo ammetto.
RispondiEliminaSembra un libro davvero interessante che tratta un tema molto particolare in realtà nemmeno troppo lontano considerando le donne in altri paesi. Credo di dargli un'opportunità
RispondiEliminaHo visto questo libro praticamente ovunque e sono davvero molto curiosa di leggerlo infatti l'ho aggiunto nella mia infinita wl
RispondiEliminaL'ho avuto in prestito per due mesi e non l'ho letto, ma la curiosità mi è rimasta!
RispondiEliminaÈ da un po' che lo vedo in giro e mi ispira davvero moltissimo. Soprattutto per i temi che tratta, pur ritrovandoci in un'America distopico, alcuni atteggiamenti si posso ritrovare anche adesso. Una lettura che devo fare assolutamente quest'anno!
RispondiEliminaVorrei tanto comprarlo è in WL da un po’, anche perché la maggior parte dei pareri che riscontro sono positivi e vorrei anche farmi una mia idea
RispondiEliminame l'ha comprato mio padre vicino a dove lavora lui e mi ha da sempre ispirato.. peccato per gli errori di battitura ( a me irritano, non so perchè) però la trama senza originalissima
RispondiEliminaHo sentito pareri molto contrastanti su "Vox" credo che lo leggerò per farmene una mia opinione
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