Mettetevi comodi, perché in questa fredda domenica vi terrò compagnia con altre blogger in questa nuova tappa del Blog Tour dedicato a Tu sei parte di me. Questa tappa sarà dedicata a Evita Greco.
Nata ad Ancona 1985 è stata bagnina, animatrice in colonia, cassiera in un supermercato, baby-sitter, segretaria.
Quando era bambina le è stata diagnosticata la dislessia: da allora ha deciso che avrebbe letto tantissimi libri e ne avrebbe scritto almeno uno.
Così è nato questo romanzo, che ha già stregato gli editori in Francia, Germania, Portogallo e Brasile.
LE SUE OPERE
Il rumore delle cose che iniziano - Rizzoli, 2016
La luce che resta - Garzanti, 2018
Anche in questo caso ho avuto il piacere di conoscere lo stile di questa autrice attraverso la lettura del suo racconto nel libro Tu sei parte di me. La sua storia l'ho trovata la più toccante, quella piena d'amore. Quello di una madre verso la propria figlia tanto da considerarla e metterla al primo posto e al centro di tutto. Ammetto che una volta terminata la lettura del suo racconto mi sono documentata su suoi romanzi e sono rimasta colpita dalle trame dei due suoi libri. In entrambi i due romanzi da lei pubblicati utilizzare un tema che ho ritrovato nel suo racconto.
Cosa faresti se la tua bambina avesse paura di andare a scuola? Cosa le diresti per convincerla a farsi coraggio? Per la sua nipotina Ada, Teresa inventa un gioco: ogni volta che una cosa bella sembra finire, bisogna aguzzare le orecchie e prestare attenzione ai rumori. Solo così si possono riconoscere quelli delle cose che iniziano. Alcuni sono semplici e hanno dentro una magia speciale: un’orchestra che accorda gli strumenti, il vento in primavera, il tintinnio delle tazze riempite di caffè… Ma nella vita non sempre sappiamo riconoscere le cose belle. Quando perdiamo fiducia in noi stessi, quando qualcuno ci tradisce, o ci dice addio, sembra che nulla possa davvero iniziare. Ada ci pensa spesso, ora che nonna Teresa è ammalata. Nei corridoi dell’ospedale la paura di restare sola è così forte da toglierle il respiro, ma bastano due persone per ricordarle che si può ancora sorridere: Giulia, un’infermiera tutta d’un pezzo, e Matteo, che le regala margherite e la sorprende con una passione imprevista. Perché è proprio quando il mondo sembra voltarti le spalle che devi ascoltarne i rumori, e farti trovare pronta. Guardati intorno, allunga la strada, sbaglia a cuor leggero e ridi più spesso che puoi. Ogni volta che qualcosa finisce, da qualche parte ce n’è un’altra che inizia.
Il paesaggio scorre veloce al di là dei grandi finestrini. Come ogni giorno, Carlo è sul treno. Non è lì per andare al lavoro. È lì per seguire sua madre. Nel breve spazio che intercorre tra una fermata e l'altra del convoglio regionale, Filomena rivive il ricordo che le è più caro: un viaggio in moto, con il vento tra i capelli, stretta a quello che sarebbe diventato l'uomo della sua vita. Carlo è lì per proteggerla, per prendersi cura di lei. Come lei non è mai riuscita a fare con lui, ma come lui fa da sempre. Come si è ripromesso di fare sin da quando era bambino. Come fa ancora oggi, trent'anni dopo: la sua vita è come bloccata, frenata dal legame, troppo stretto, con la madre. Troppo radicato nelle pieghe del tempo. Fino al giorno in cui, su quel treno, Carlo incontra una donna, Cara, e la sua bambina. Qualcosa di magico le unisce. Un linguaggio unico, fatto di storie raccontate, di risate, di gesti semplici, di allegria. Tutto ciò che Carlo non ha mai vissuto, e che fa nascere in lui il desiderio di far parte di quell'amore, di riceverne anche solo un piccolo pezzo. Perché anche un piccolo pezzo può essere sufficiente. A mano a mano che i due si avvicinano, in Carlo riaffiorano sentimenti dimenticati da tempo. Sentimenti difficili da ascoltare o da negare. Eppure, proprio grazie alla dolcezza di Cara e di sua figlia, Carlo fa finalmente i conti con sua madre. Con l'infanzia che l'ha fatto diventare l'uomo che è ora. Con i suoi pregi e i suoi difetti. Ma soprattutto scopre un segreto sepolto nel passato della sua famiglia. Un segreto che, come una crepa, aprirà un varco nella sua anima per permettere alla luce di penetrarvi ancora. Evita Greco è una delle voci più stimate del panorama letterario italiano. Un'autrice pubblicata in dieci paesi, vincitrice del prestigioso Premio Rapallo opera prima. Un romanzo sull'essere madre e sul sentirsi figli. Sulle responsabilità e sui sogni. Sul prendersi cura degli altri e delle loro debolezze. Una storia dove il concetto di famiglia si allarga per racchiudere tutto l'amore possibile.
PERCHE' LEGGERE LE OPERE DI EVITA GRECO?
1. Perché la sua voce vi entrerà nel cuore
2. Perché le sue storie sono delicate e piene d'amore
3. Perché i suoi personaggi sono meravigliosi
Anch'io ho trovato il suo stile molto delicato, hai proprio ragione **
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