Grazie alla Casa Editrice Eden Editori e della collaborazione da loro accettata, oggi vi presento una delle loro nuove uscite: "Il Grammofono inglese e la Cornacchia", una storia scritta da Elena Pavesi.
Titolo: Il Grammofono inglese e la Cornacchia
Autore: Elena Pavesi
Casa Editrice: Eden Editori
Prezzo: 13.50 €
Casa Editrice: Eden Editori
Prezzo: 13.50 €
Anna è una sognatrice. Il caso le fa trovare, nascosta in un vagone ferroviario, una busta con il timbro postale del 1943 e un indirizzo. In un impeto di follia esce dagli schemi prefissati di una vita monotona e decide d’indagare. Nel viaggio che la condurrà oltre la soglia di casa, sulle tracce di una donna misteriosa, esplorerà anche quella parte del suo mondo interiore che non sa di possedere.
Il viaggio introspettivo dei protagonisti, messi di fronte alle proprie debolezze, si intreccia con quello finalizzato a scoprire il destinatario della lettera. La nascita di un amore travolgerà il lettore che, pagina dopo pagina, ripercorrerà frammenti di storia italiana attraverso le vicende personali dei protagonisti.
Devo ammettere che non sono solita leggere libri di questo genere. Tuttavia lo stile che l'autrice utilizza in questo libro mi ha conquistata. L'autrice fa largo uso di metafore e si concentra molto sul descrivere ogni particolare, dalle emozioni dei personaggi, la loro descrizione fisica; alle particolarità dell'ambiente circostante. Questo tipo di scrittura aiuta il lettore a immergersi con più facilità nel racconto, quasi accompagnando i due protagonisti nella loro avventura. Sembra quasi una caccia al tesoro. Anna trova per puro caso una lettera datata al 1943 con indicato l'indirizzo e il nome del destinatario. La domanda iniziale che ci si pone è com'è possibile che una lettera del 1943 si trovi in un treno che parte da Milano diretto a Bergamo? Un dubbio che mai viene spiegato. Chiunque nella situazione di Anna si sarebbe trovato in un limbo: leggere la lettera, buttarla via oppure consegnarla al destinatario? L'istinto l'ha spinta a partire diretta a Napoli città dove, in teoria, vive il destinatario Maddalena Tiraboschi. Un Tiraboschi Anna lo trova, ma non è Maddalena. Trova un ragazzo di nome Sergio che confessa di non avere alcun parente con questo nome. Fantastico - nel vero senso della parola - è il modo in cui i due siano sin da subito in sintonia. Sergio si fa coinvolgere da Anna ad avviare questa caccia al tesoro, scoprire chi sia questa Maddalena e se c'entra qualcosa con Sergio. Da questo momento comincia la loro avventura e non solo. Scontato è stato scoprire che tra i due nascesse qualcosa. Nel giro di qualche mese passato insieme i due si innamorano e Anna si sente ancor più coinvolta nella storia. Più i due vanno avanti con le ricerche, più scoprono di essere sempre più vicini all'obiettivo. La ricerca di Maddalena porta i due innamorati in diverse tappe: si comincia a Napoli, arrivando a Roma fino a raggiungere Londra. Una nota negativa della storia è la decisione di Anna: infermiera presso l'ospedale di Bergamo si trova a dover decidere se lasciare il suo lavoro e la sua casa per seguire Sergio e vivere con lui a Napoli, oppure il contrario. Alla fine è Anna che decide di abbandonare tutto quanto e seguire Sergio. Ma se all'inizio le cose per Anna non sembrano andare bene una volta trasferitasi a Napoli, andando avanti con la storia - verso la fine - tutto cambia. Comincia ad assumere sfumature di una fiaba dove tutto va per il verso giusto, entrambi sono felici e vivranno per sempre questa felicità insieme. Il voto che questo libro merita è sicuramente un 4 su 5. Avrebbe avuto il massimo se alcune parti non fossero simili ad una fiaba e vicino all'inverosimile.
Devo ammettere che non sono solita leggere libri di questo genere. Tuttavia lo stile che l'autrice utilizza in questo libro mi ha conquistata. L'autrice fa largo uso di metafore e si concentra molto sul descrivere ogni particolare, dalle emozioni dei personaggi, la loro descrizione fisica; alle particolarità dell'ambiente circostante. Questo tipo di scrittura aiuta il lettore a immergersi con più facilità nel racconto, quasi accompagnando i due protagonisti nella loro avventura. Sembra quasi una caccia al tesoro. Anna trova per puro caso una lettera datata al 1943 con indicato l'indirizzo e il nome del destinatario. La domanda iniziale che ci si pone è com'è possibile che una lettera del 1943 si trovi in un treno che parte da Milano diretto a Bergamo? Un dubbio che mai viene spiegato. Chiunque nella situazione di Anna si sarebbe trovato in un limbo: leggere la lettera, buttarla via oppure consegnarla al destinatario? L'istinto l'ha spinta a partire diretta a Napoli città dove, in teoria, vive il destinatario Maddalena Tiraboschi. Un Tiraboschi Anna lo trova, ma non è Maddalena. Trova un ragazzo di nome Sergio che confessa di non avere alcun parente con questo nome. Fantastico - nel vero senso della parola - è il modo in cui i due siano sin da subito in sintonia. Sergio si fa coinvolgere da Anna ad avviare questa caccia al tesoro, scoprire chi sia questa Maddalena e se c'entra qualcosa con Sergio. Da questo momento comincia la loro avventura e non solo. Scontato è stato scoprire che tra i due nascesse qualcosa. Nel giro di qualche mese passato insieme i due si innamorano e Anna si sente ancor più coinvolta nella storia. Più i due vanno avanti con le ricerche, più scoprono di essere sempre più vicini all'obiettivo. La ricerca di Maddalena porta i due innamorati in diverse tappe: si comincia a Napoli, arrivando a Roma fino a raggiungere Londra. Una nota negativa della storia è la decisione di Anna: infermiera presso l'ospedale di Bergamo si trova a dover decidere se lasciare il suo lavoro e la sua casa per seguire Sergio e vivere con lui a Napoli, oppure il contrario. Alla fine è Anna che decide di abbandonare tutto quanto e seguire Sergio. Ma se all'inizio le cose per Anna non sembrano andare bene una volta trasferitasi a Napoli, andando avanti con la storia - verso la fine - tutto cambia. Comincia ad assumere sfumature di una fiaba dove tutto va per il verso giusto, entrambi sono felici e vivranno per sempre questa felicità insieme. Il voto che questo libro merita è sicuramente un 4 su 5. Avrebbe avuto il massimo se alcune parti non fossero simili ad una fiaba e vicino all'inverosimile.
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