Utilizzare la distopia come genere letterario per i romanzi sta diventando un uso comune a tutti. Il mondo distopico, seppur presenta un mondo al quanto negativo, dove regna il caos, è salito di livello, quasi a diventare il genere migliore in assoluto. A quanto pare Orwell ci aveva visto bene. Come ci ha visto giusto anche Tahereh Mafi, con il suo libro Shatter me, della Rizzoli editore. Qui di seguito la trama:
264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.
Tahereh Mafi è stata una grande scoperta. Leggendo questo libro ho potuto scoprire un nuovo modo di scrivere e il suo è davvero originale. Poetica, romantica e piena di metafore. Riesce a descrivere alla perfezione ogni sentimento del personaggio, ma anche il suo punto di vista. Una descrizione dei luoghi che ti aiuta a catapultarti lì stando in compagnia di tutti i personaggi del libro. Il romanzo è scritto in prima persona, ovvero tutto dal punto di vista della protagonista. libro. La particolarità della scrittura di Mafi è l'utilizzare la cancellatura
in questo modoutilizzato per mostrare il momento in cui la protagonista cerca di cancellare un suo pensiero e che a volte non esprime a voce tenendolo per se.
Il mondo che la scrittrice descrive è un mondo che sta cadendo a pezzi, dominato da un nuovo governo che si fa chiamare la Restaurazione che promesse dopo promesse per rendere il mondo un posto migliore e ridargli quel vigore che possedeva prima, non ne mantiene nemmeno una. Un mondo dove gli anziani vengono eliminati, i pazzi rinchiusi nei manicomi, e solamente chi si dimostra forte può vivere e sopravvivere. Ogni forma di ribellione viene eliminata, viene instaurato il coprifuoco, ogni forma di scrittura e libri vengono cancellati poiché una nuova storia verrà riscritta.
Parliamo ora dei personaggi:
264 giorni segregata in una cella, senza contatti con il mondo. Juliette non può parlare con nessuno, e nessuno deve avvicinarla, perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. Agli occhi dell'organizzazione che l'ha rapita il suo potere è un'arma stupefacente, per lei è una maledizione. Un giorno però nella cella viene spinto Adam. Juliette non vuole fargli del male, e così lo tiene a distanza. Ma Adam non sa del suo potere, e mentre lei dorme in preda agli incubi la prende tra le braccia per confortarla. Da quel momento tutto cambia, perché Adam, immune al tocco di Juliette, è l'unico che può accettarla così com'è. Insieme progettano la fuga, alla ricerca di un mondo che non la consideri più né un'arma né un mostro, ma una persona speciale, che con il suo potere può fare la differenza.
Tahereh Mafi è stata una grande scoperta. Leggendo questo libro ho potuto scoprire un nuovo modo di scrivere e il suo è davvero originale. Poetica, romantica e piena di metafore. Riesce a descrivere alla perfezione ogni sentimento del personaggio, ma anche il suo punto di vista. Una descrizione dei luoghi che ti aiuta a catapultarti lì stando in compagnia di tutti i personaggi del libro. Il romanzo è scritto in prima persona, ovvero tutto dal punto di vista della protagonista. libro. La particolarità della scrittura di Mafi è l'utilizzare la cancellatura
- Juliette: protagonista della storia, rinchiusa in un manicomio per una ragione: il suo dono, che però lei maledice di possedere. Juliette, infatti, non può toccare e non può essere toccata pelle contro pelle. il suo tocco è una tortura per chiunque fino a portarlo a morte certa se non salvato in tempo. Per questo motivo Juliette viene strappata dalla famiglia e rinchiusa in una cella per 264 giorni. La vita di Juliette prima di quel momento non è mai stata facile: tutti le stavano alla larga perché tutti a conoscenza delle sue potenzialità, o la consideravano pazza o quant'altro. Persino la sua famiglia la disprezzava. Juliette ha paura di se stessa tanto che non riesce ad accettarsi in tutto per tutto. Andando avanti con la lettura il suo personaggio evolve grazie a determinati eventi che la portano ad un punto in cui comincia ad accettarsi, non perché sono gli altri che la spingono a farlo, ma perché finalmente è lei che non prova più disprezzo nei propri confronti.
- Adam: Il ragazzo che viene mandato nella stessa cella di Juliette. Adam rappresenta il coraggio, l'amore, la voglia di vivere, un fratello e protettivo verso chi ama. Adam si presenta a Juliette come nuovo paziente del manicomio. All'inizio tra di loro non si instaura nessun rapporto, tanto che lui il primo giorno in cella si dimostra essere duro, mostrando di esser un tipo da cui si deve stare a debita distanza. Successivamente tra i due comincia a instaurarsi un rapporto all'inizio amichevole, ma anche in questo caso la cosa si evolve, in particolare quando Adam scopre di essere immune al potere di Juliette.
- Warner: Il nemico, perché in ogni storia è presente un nemico. A capo della Restaurazione decide di prendere con sé Juliette per utilizzarla come una arma per raggiungere il suo scopo. Si presenta come un uomo autoritario, tipico esempio di dittatura, tutti hanno timore di lui. Mette alla prova la povera ragazza costringendola a fare cose che lei non vuole fare. Arriva un momento in cui anche il lettore si trova a dubitare dei sentimenti di Warner nei confronti di Juliette: è solo ossessione oppure prova realmente qualcosa per lei?
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